giovedì 4 novembre 2010

From Poverty to Prosperity: L'esperienza delle Partecipanti



Il seminario si è svolto dal 3 al 10 ottobre 2010 in diverse città del Portogallo: a Ovar, Aveiro, Avintes e Porto. ONDA VERDE, l’organizzazione ospitante, si occupa di ambiente, sviluppo sostenibile e inoltre organizza attività per bambini dopo scuola.

Le altre organizzazioni presenti si occupavano principalmente della gestione di centri giovanili di supporto a bambini e ragazzi di famiglie in difficoltà. Eravamo un nutrito gruppo di delegati: da Spagna, Polonia, Malta, Ungheria, Slovacchia. C’erano anche organizzazioni provenienti dal framework E UROMED: Palestina, Israele e Giordania.

II seminario si è svolto con un giusto equilib rio tra attività di lavoro sul tema della povertà, momenti di svago e di visita alle città. Il tempo libero non ci è mancato per conoscere il paese, ma forse un po’ di lavoro in più avrebbe giovato non solo al progetto stesso, ma anche all’integrazione del gruppo. E’ stata per noi senz’altro un’esperienza interessantissima c he ripeteremmo nel futuro senza dubbio, ma se dobbiamo lamentar e qualche mancanza dell’organizzazione, è stata proprio la carenza di momenti di discussione con il gruppo al completo. Sarebbe stato molto interessante infatti discutere con i delegati di tutti i paesi per imparare a conoscerli meglio, visto che le provenienze delle altre organizzazioni erano così diverse.


Prima di partire per il Portogallo, abbiamo preparato una presentazione su lla p overtà in Italia, in particolare utilizzando indicatori Istat su disoccupazione giovanile e servizi sociali. Abbiamo inoltre intervistato dei bambini per sapere cosa ne pensassero della povertà. Il risultato del nostro lavoro in Portogallo è stato invece un handbook che verrà presto impaginato e che dovrebbe fornire informazio ni sulla situazione di ogni paese e integrare le strategie che abbiamo formulato durante i lavori di gruppo e le discussioni.

Silvia & Silvia

Fom Poverty to prosperity: Children interviews

In order to Participate at the Seminar From Poverty to Prosperity, Silvia Dalla Rosa and Silvia Paolucci, whose participated on behalf of Equipe Europa Giovani had to interview some children, asking them what does poverty mean to them.
here the results of some of those interviews.

Elena, 9 years: Poverty is a mistake, a failure of the adults. Adults never found a solution to poverty, even if they tried many times. Man does not make a sufficient effort, because finding a solution to poverty is not that hard. If we think about the supermarkets full of goods.

Eljiana, 6 Years: The poor are people like Jesus, his mother and his father, but also the little children. Me and my sister Tamara are from Serbia, where there are also the gypsies. My grandma who lives there always tells us we need to be careful of the gypsies because they are poor and the stole the children.

Sofia, 5 years: poor are the little children that do not have toys. At Christmas people should give them money and things so that they are not poor anymore.

Luca, Marco, 12 years old: People in Italy are not poor, but we need to remember the gypsies, the clochards and also the prostitutes. Also the drug addicted are poor because they use their money just to take drugs. The state just think for itself and does not help poor people. The state has to help those poor that want to work and give a house to those who do not have it. Who does not want o works asks for money by the streets.

Zayad, 12 years old (from Pakistan, just 1 year in Italy): in the future I would like there to be more brotherhood between different people. We are all the same. San Francesco was rich but he wanted brotherhood so he took off all his clothes in the square. In order to decrease unemployment, the taxes should be decreased, especially in the south of Italy and we also need to erase mafia and camorra. I also think that Italy should protect the environment because our country is one of the richest for cultural and historical heritage, also by UNESCO. Some people in Sicily through trash in the sea but that is not fair.

From Poverty to Prosperity: Le interviste ai Bambini

Di
Silvia Dalla
Rosa e Silvia Paolucci


Abbiamo preparato il seminario “From poverty to prosperity” anche chiedendo ai bambini cosa pensassero della povertà e chi fossero per loro i poveri. L’organizzazione portoghese ONDA VERDE lavora come centro giovanile e dopo scuola per bambini. Per fare le interviste siamo andate a chiedere ai bimbi nei parchi e all’oratorio: abbiamo ricevuto risposte a volte fantasiose, a volte molto intelligenti, soprattutto dai ragazzi più grandi. Ecco alcune delle interviste che abbiamo registrato:

Luca, 5 anni: I poveri non sono gli adulti, ma i bambini. I bambini sono poveri perché Dio ha deciso che devono esserlo. Possiamo dare giocattoli ai bambini, così tutti possono essere felici. I bambini anche se non hanno da mangiare, sono felici se hanno i giocattoli.
Luca, 5 years: Poor are not adults, but children. Children are poor because God has decided that they have to be so. We can give toys to children and they are happy again. Children, even if they don’t have food, are happy with toys.

Elena, 9 anni: La povertà è uno sbaglio, un errore degli adulti. I grandi non hanno mai trovato una soluzione alla povertà, anche se ci hanno provato tante volte. I grandi non fanno sforzi sufficienti a trovare una soluzione alla povertà, perché combatterla non è così difficile. Basta che pensiamo a quante cose ci sono nei negozi e nei supermercati.

Eljiana, 6 anni: I poveri sono le persone come Gesù, la sua mamma e il suo papa, ma anche I bambini piccolo. Io e mia sorella Tamara siamo serbe, e lì ci sono gli zingari. La nostra nonna che vive lì, ci dice sempre che dobbiamo fare attenzione agli zingari perché sono poveri e rubano i bambini.

Sofia, 5 anni: I poveri sono quei bambini che non hanno i giocattoli. A natale le persone dovrebbero dar loro soldi e cose così non sono più poveri.

Luca, Marco, 12 anni: Le persone in Italia non sono povere, ma ci sono gli zingari, i barboni e le prostitute. Anche i drogati sono poveri perché usano i loro soldi per comprarsi la droga. Lo stato pensa solo a sé e non aiuta i poveri. Lo stato deve aiutare quei poveri che vogliono lavorare e dare una casa a chi non ce l’ha. Solo chi non vuole lavorare chiede i soldi per strada.

Zayad, 12 anni (Pakistano, da un anno in Italia): In futuro vorrei che ci fosse più fratellanza tra persone diverse. Siamo tutti uguali. San Francesco era ricco ma voleva la fratellanza e così si è tolto i vestiti nella piazza. Per far diminuire la disoccupazione, si dovrebbero diminuire le tasse, soprattutto al sud e dobbiamo anche eliminare la mafia e la camorra. Penso anche che l’Italia dovrebbe proteggere il proprio ambiente perché il nostro paese è uno dei più ricchi di cultura e patrimonio artistico, anche dall’UNESCO. In Sicilia buttano le immondizie in mare ma non è giusto.

From Poverty to prosperity: Poverty in italy

From Poverty to Prosperity

Silvia Dalla Rosa e Silvia Paolucci, come rappresentanti di Equipe Europa Giovani, hanno partecipato al seminario organizzato dall'associazione portoghese Onda Verde dal titolo "From Poverty to Propserity". Questo seminario avente come obiettivo la discussione e la ricerca di possibili soluzioni ai temi della povertà e dell'inclusione sociale prevedeva un lavoro preliminare di ricerca sulla situazione della povertà in Italia e di indagine su cosa pensano i bambini su questo argomento.
A breve verranno pubblicati i risultati della ricerca svolta dalle ragazze, le interviste ai bambini e le considerazioni sul seminario.